Tutti possediamo un fascio di nervi, ma è qualcosa a cui non facciamo caso e di cui non vale la pena parlarne. Non sappiamo nemmeno in che parte del corpo sia allocato. La parte più adatta mi parrebbe la pancia, ma potrei sbagliarmi. In sostanza, voglio dire, che al fascio di nervi nessuno aveva mai dato la minima importanza. Si sa che c'è, ma tutto il resto non ci interessa. Poi è arrivato Mattia Franceschini e ce lo ha sbattuto in faccia, anzi sulla nostra coscienza. Così il fascio di nervi ha preso corpo e assunto una vita propria con tutte le vicissitudini di una persona qualunque. Insomma, il fascio di nervi esiste e da sempre ce lo portiamo addosso. Era giusto che prima o poi arrivasse qualcuno che ci rivelasse la sua esistenza, anzi che la rappresentasse con le sue rabbie, le sue paure, le sue vicissitudini, in pratica facendone un personaggio dotato di vita propria. Il fascio di nervi è una cosa che riguarda tutti e col quale tutti abbiamo a che fare ogni giorno. Ora lo sappiamo (dalla prefazione di Giuliano Rossetti).