Christian Ferro sembra avere tutto dalla vita: a vent'anni, vive in una megavilla con più Lamborghini in garage, ha una fidanzata influencer, migliaia di fan adoranti e un contratto multimilionario con la AS Roma. Ma la sua brillante carriera di attaccante è messa a rischio dal carattere iracondo e dalla bravate cui si abbandona, istigato da tre amici che lo provocano accusandolo di essersi "ripulito". Il campione infatti viene dal Trullo, quartiere periferico della Capitale, e ha alle spalle anni di miseria e degrado, un padre assente e una madre scomparsa troppo presto. Non c'è personal trainer, psicologo o life coach che tenga: Christian continua a comportarsi come un asociale, coperto dall'impunità che accompagna quei campioni cui il pubblico perdona (quasi) tutto. È a questo punto che il presidente della Roma decide di far affrontare a Christian l'esame di maturità, per inculcargli un po' di disciplina e migliorarne la pessima reputazione.